Santa Flavia

Santa Flavia è un comune italiano di 11.029 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia.
Si trova a circa 17 km ad Est del capoluogo, sulla costa tirrenica. Costituisce un'unica conurbazione con la vicina Bagheria. È conosciuta come località balneare che si affaccia su uno dei golfi più belli della Sicilia. Presenta molti porticcioli come l'Olivella e Santa Nicolicchia. Il suo porto è il secondo in Sicilia come numero di pescherecci.
Il territorio di Santa Flavia è situato su un promontorio tra il golfo di Palermo e quello di Termini Imerese. Sorge su una zona litoranea bassa e sabbiosa alternata da formazioni in calcarenite.
I principali prodotti agricoli coltivati nel suo territorio sono gli agrumi e gli ortaggi. È rilevante la produzione ittica per la cospicua pesca di pesce fresco di vario genere. Santa Flavia è molto importante per il turismo, specie quello balneare. Nel porto peschereccio di Porticello stazionano 322 imbarcazioni per la pesca.

Santa Flavia is an Italian town of 11,029 inhabitants in the province of Palermo in Sicily. 
It is located about 17 km east of the capital, on the Tyrrhenian coast. Forms a single conurbation with the neighboring Bagheria. It is known as a seaside resort that overlooks one of the most beautiful bays of Sicily. It has many harbors such as Olivella and Santa Nicolicchia. Its port is the second largest in Sicily as the number of vessels. 
The territory of Santa Flavia is situated on a promontory between the Gulf of Palermo and the Termini Imerese. It is located on a coastal zone by alternating low and sandy limestone formations. 
The main agricultural products produced in its territory are citrus fruits and vegetables. It is important fisheries production for the conspicuous fresh fish of various kinds. Santa Flavia is very important for tourism, especially the beach.In the fishing port of Porticello stationed 322 boats for fishing.

Villa Filangeris (whose full name is Filangeris Villa of Santa Flavia, seldom also referred to as Mazarin Palace), located in the municipality of Santa Flavia, near Palermo.
It was the residence for the summer holiday the family Filangeris, the principles of this country. Currently it is the seat of the municipality of Santa Flavia.
The original nucleus, probably dates back to the early decades of the seventeenth century, when the area of the residence there was a "little house", owned by the priest Don James Lamattina (or The Morning).
In 1666, Prince Peter Filangeris buy the house and the nearby church of St. Anne - later converted to become the current Soluntina Basilica of St Anne - and starts building for his residence for vacationing.
It was, however, in the next century, that expansion and decoration radically changed the structure of the building: in 1746 was created the central rectangular courtyard, this rather rarely in contemporary villas and around al1750, we decorated the tables with the stucco elements of Rococo style.
After World War II it was sold from the accounts Lanza di Mazzarino to the City, which has made its head: this new use, has greatly altered the division of a large part of the interior spaces, not taking into account the original decorative paintings and sculptures.

The residence
The Villa today shows a prospectus Baroque characterized by a spectacular double staircase, decorated with plaster medallions decorated with garlands Rococo and four white marble statues placed on high pedestals of stone, allegories of the Four Seasons.
Nineteenth and twentieth centuries, Ernesto Basile, was the author of some of the restructuring: the ground floor, he obtained the Pool Hall, which bears his name today, still has the original wood paneling with hanger brackets "whiplash" (typical element decorative Art Nouveau), and a vaulted ceiling decorated with floral motifs in soft colors.

The Chapel
On the input side, there is a small chapel with the prospectus Neo-Gothic brick, with a lunette above the door in polychrome glazed pottery, inspired by the style of Della Robbia, with singing angels holding up a tape with the mottolatino GLORY IN EX DEO Celsis.

The park
In the rear elevation, which faces the park, Ernesto Basile realized the airy Winter garden, a structure with tuff arches closed by windows with bronze fixtures eclectic. In the bottom of the garden, you should always Basile romantic taste of an artificial mound surmounted by a small coffee house in bronze, which plays a bamboo hut in the east.


Villa Filangeri (il cui nome completo è Villa Filangeri di Santa Flavia, raramente indicata anche come Palazzo Mazzarino), si trova nel comune di Santa Flavia in provincia di Palermo.
Era la residenza per la villeggiatura estiva della famiglia Filangeri, principi di questo territorio. Attualmente è sede dell'amministrazione comunale di Santa Flavia.
Il nucleo originario, risale probabilmente ai primi decenni del XVII secolo, quando nell'area dell'attuale residenza sorgeva una "casina", di proprietà del sacerdote Don Giacomo Lamattina (o La Mattina).
Nel 1666, il principe Pietro Filangeri acquista l'abitazione e la vicina chiesetta di Sant'Anna – successivamente trasformata fino a diventare l'attuale Basilica Soluntina di Sant'Anna – e comincia la costruzione per la sua residenza per la villeggiatura.
Fu tuttavia nel secolo successivo, che interventi di ampliamento e decorazione cambiarono radicalmente l’assetto dell'edificio: nel 1746 venne creato il cortile rettangolare centrale, presente piuttosto raramente nelle ville coeve e, intorno al1750, si decorarono i prospetti con elementi in stucco di stile Rococò.
Nel secondo dopoguerra fu venduta dai conti Lanza di Mazzarino al Comune, che ne ha fatto la propria sede: questa nuova destinazione d'uso, ha notevolmente alterato la suddivisione di gran parte degli spazi interni, non tenendo conto delle originarie decorazioni pittoriche e scultoree.

La residenza

La Villa oggi si presenta con un prospetto Barocco caratterizzato da una scenografica scalinata a doppia rampa, decorato con medaglioni a stucco ornati da ghirlande Rococò e da quattro statue in marmo bianco poste su alti basamenti in pietra,allegorie delle Quattro Stagioni.
Tra Ottocento e Novecento, Ernesto Basile fu autore di alcuni interventi di ristrutturazione: al piano terreno, ricavò la Sala da Biliardo, che porta oggi il suo nome, dotata ancora delle originarie boiserie lignee con reggi mensole "a colpo di frusta" (tipico elemento decorativo Art Nouveau), ed un soffitto a volta decorato con motivi floreali dalle tenui cromie.

La Cappella

Sull'ingresso sinistro, si trova una piccola cappella con il prospetto Neogotico in mattoni, con una lunetta sovrapporta in ceramica invetriata policroma, ispirata allo stile dei Della Robbia, con angeli cantori che reggono un nastro con il mottolatino GLORIA IN EX CELSIS DEO.

Il parco

Nel prospetto posteriore, che guarda verso il parco, Ernesto Basile realizzò l’arioso Giardino d'inverno, una struttura in tufo con archi a tutto sesto chiusi da vetrate con infissi in bronzo di gusto eclettico. In fondo al giardino, sempre al Basile si deve una collinetta artificiale di gusto romantico sovrastata da un piccolo coffee house in bronzo, che riproduce una capanna orientale in bambù.
The Basilica of St. Anne Soluntina (Latin Soluntinæ Ecclesiae), is located in the municipality of Santa Flavia, near Palermo.
It is the mother church of the holy territory of Flavia and the parish seat.
It was built on an existing rural chapel of the early seventeenth century, perhaps already dedicated to Saint Anne.
In 1666, acquired by the principles Filangeris together with a nearby "little house" - later replaced by the villa Filangeris - assumed the role of the family chapel: the first steps of magnification began in 1704 and ended in 1756 with the consecration of 19 June 1763.
A second phase of enlargement began in the same year 1756, ended in 1785, the transformation was radical enough to require a second and final consecration July 24, feast of Saint Anne holder.
With the combination of the basilica of St. John Lateran in 1764, the church acquired the title of basilica with the privilege of granting indulgences to anyone who would visit. In 1794, Pope Pius VI gave the bones of the Roman martyr sant'Agapeno the basilica, relics still preserved in its original gilded and painted wood casket, placed between the columns of red marble alta


La basilica Soluntina di Sant'Anna (in latino Soluntinæ Ecclesiæ), si trova nel comune di Santa Flavia in provincia di Palermo.
È la chiesa madre del territorio di santa Flavia e sede parrocchiale.
Venne costruita su una preesistente cappella rurale dell’inizio del XVII secolo, forse già dedicata a sant'Anna.
Nel 1666, acquistata dai principi Filangeri insieme con una vicina "casina" – in seguito sostituita dalla villa Filangeri – assunse il ruolo di cappella di famiglia: i primi interventi d'ingrandimento iniziarono nel 1704 e terminarono nel 1756, con la consacrazione del 19 giugno 1763.
Una seconda fase d’ingrandimento ebbe inizio nello stesso anno 1756 e si concluse nel 1785: la trasformazione fu radicale, tanto da rendere necessaria una seconda e definitiva consacrazione il 24 luglio, festività della titolare sant’Anna.

Con l’aggregazione alla basilica di San Giovanni in Laterano nel 1764, la chiesa acquisì il titolo di basilica con il privilegio di concedere indulgenze a chiunque la visitasse. Nel 1794 papa Pio VI donò le ossa del martire romano sant'Agapeno alla basilica, reliquie ancora custodite nell’originaria teca in legno dorato e dipinto, posta tra le colonnine in marmo rosso dell’altare maggiore.

Railway station
Designed by engineer Mario Humility (Livorno 1898 - Palermo 1998) in the thirties, has a language adherent Fascist architecture, however lightened in rational prospect with a clock tower asymmetrical. In the square outside, noteworthy monument to Francesco Paolo Perez, marble bust of the second decade of the sculptor Francesco Arise, placed on a high pedestal with ornaments "tape" Liberty.


Progettata dall'ingegnere Mario Umiltà (Livorno 1898 - Palermo 1998) negli anni Trenta, presenta un linguaggio aderente all'architettura Fascista, tuttavia alleggerito nel razionale prospetto con una torre-orologio asimmetrica. Nella piazza antistante, degno di nota il Monumento a Francesco Paolo Perez, busto marmoreo degli anni Dieci dello scultore Francesco Sorgi, posto su un alto basamento con fregi "a nastro" Liberty.


Villino Basile
First by Ernesto Basile, 1874, was the bizarre residence of the family for the summer holiday, which combines structure of a neo-Renaissance style, with bright decorations that adorn the cylindrical tower on the left side, anticipating Art Nouveau; exterior of the building are enlivened by the contrast between the smooth surfaces coated with red hexagonal tiles, and the decorations and golden-yellow stone ashlar. Currently the building into a worrying state of neglect. Private property;

Prima opera di Ernesto Basile, del 1874, era la bizzarra residenza per la villeggiatura estiva della famiglia, che coniuga una struttura di stile neorinascimentale, con vivaci decorazioni che ornano la torre cilindrica sul lato sinistro, che anticipano lo stile Liberty; gli esterni dell’edificio sono ravvivati dal contrasto cromatico tra le superfici lisce rivestite con piastrelle esagonali rosse, e le decorazioni e i bugnati in tufo giallo-dorato. Attualmente l'edificio verso in un preoccupante stato d'abbandono. Proprietà privata;

Villa Spedalotto
Spedalotto Villa is a holiday residence situated on a hill at the edge of the plain of Solanto, surrounded by olive groves and citrus orchards. The house is on one floor and is built around an open courtyard, with two service bodies that depart from the main body, the center of which is a neoclassical portico. Commissioned in 1783 by Don Barbaro Arezzo architect Giovanni Emanuele Incardona (or Cardona active in Palermo 1775-1820), was built between 1784 and 1793. The designer was a pupil of the architect Joseph Venantius Marvuglia, the greatest exponent of Neoclassicism in Sicily. In 1790, still under construction, was purchased by Onofrio Emanuele Paternò, Baron Spedalotto. The interior is painted in a style between the Neoclassical-Pompeian and the Empire, and are attributed to Elijah Interguglielmi. In 1845 it was placed the actual paving of the terrace, in the two-tone blue and white majolica of Vietri, while between 1900 and 1902 were replaced the floors inside. The central part of the prospectus, partially damaged by Allied bombing in 1943, was rebuilt in 1945. From October 9 to December 9, 1799, were hosted by the royal princes hereditary Francis of Bourbon (the future King Francis I) with his wife Maria Clementina of Habsburg, and his daughter Maria Carolina (future Duchess of Berry). The royal family fled from Naples to the revolution of 1799, was divided between Villa Spedalotto (the royal princes) and Villa Valguarnera (monarchs Ferdinand and Maria Carolina). Then you will be staying Francis de Bourbon, Duke of Calabria, and Louis Philippe d'Orléans, the future king of France. Tradition has it that on this Villa was born in 1810, Ferdinand II of Bourbon King of the Two Sicilies, but the official history indicates it was born in Palermo, Palazzo Reale. During the 70 years of the nineteenth century often stayed there the Jesuit astronomer Father Angelo Secchi, who, friend of the Marquis of Spedalotto used the terrace for his remarks. In 1991 it was the location for some scenes of the film Johnny Toothpick by Roberto Benigni. Private property;

Villa Spedalotto è una residenza di villeggiatura situata su una collina ai margini della piana di Solanto, circondata da oliveti e agrumeti. La casa, ad un piano, è costruita attorno ad una corte aperta, con due corpi di servizio che si dipartono dal corpo principale, al centro del quale si trova un pronao in stile Neoclassico. Commissionata nel 1783 da don Barbaro Arezzo all'architetto Giovanni Emanuele Incardona (o Cardona, attivo a Palermo dal 1775 al 1820), fu costruita tra il 1784 ed il 1793. Il progettista fu allievo dell'architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, il massimo esponente del Neoclassicismo in Sicilia. Nel 1790, ancora in costruzione, fu acquistata da Onofrio Emanuele Paternò, Barone di Spedalotto. Gli interni sono affrescati in uno stile tra il Neoclassico-Pompeiano e l'Impero, e sono attribuiti ad Elia Interguglielmi. Nel 1845 fu posta l'attuale pavimentazione della terrazza, in maioliche bicrome bianche e blu di Vietri, mentre tra il 1900 ed il 1902 furono sostituiti i pavimenti all'interno. La parte centrale del prospetto, parzialmente danneggiata da un bombardamento aereo alleato nel 1943, fu ricostruita nel 1945. Dal 9 ottobre al 9 dicembre 1799, sono stati ospitati i principi reali ereditari Francesco di Borbone (futuro Re Francesco I) con la consorte Maria Clementina d’Asburgo, e la figlia Maria Carolina (futura Duchessa di Berry). La famiglia reale, fuggita da Napoli per la rivoluzione del 1799, era divisa tra Villa Spedalotto (i principi reali) e Villa Valguarnera (i sovrani Ferdinando I e Maria Carolina). Successivamente vi soggiorneranno Francesco di Borbone, duca di Calabria, e Luigi Filippo d'Orleans, futuro re dei Francesi. Una tradizione vuole che in questa Villa sia nato, nel 1810, Ferdinando II di Borbone Re delle Due Sicilie, ma la storiografia ufficiale lo indica nato a Palermo, a Palazzo Reale. Durante gli anni 70 del XIX secolo vi soggiornò spesso l'astronomo gesuita padre Angelo Secchi che, amico del Marchese di Spedalotto, usava la terrazza per le sue osservazioni. Nel 1991 è stata la location per alcune scene del film Johnny Stecchino di Roberto Benigni. Proprietà privata;

Villa Valdina
Valdina the Villa is a holiday residence, built between the XVII and XVIII century by Papè Principles of Valdina, Protonotaries of the Kingdom. It is located in the center of the plain of Solanto, surrounded by a large agricultural property that touches the extremes, the Castle from the sea side, and the old Cosolare de Spuches upstream. Around the original fifteenth-century tower was built a large baroque villa with two courtyards, an oval of service and a private square. Around the house were planted in the gardens were richly decorated with vases and fountains. One of the gardens surrounded by walls, enclosing the delightful chapel "Rocaille" of the villa, with the prospect covered with shells embedded. Peter said the novel "Monreale", a student from Palermo Anthony van Dyck, was the guest of the Prince of Valdina for a few months in 1631. To repay the hospitality (he had fled from Palermo), decorated the interior of the wall of the garden of chapel, with the stations of the Cross, and the interior of the chapel with frescoes of the Nativity. The frescoes on the wall were almost obliterated by time, while those of the chapel were transferred to canvas in the seventies. Private property;

Villa Valdina è una la residenza di villeggiatura, costruita tra il XVII ed il XVIII secolo dai Papè Principi di Valdina, Protonotari del Regno. Si trova al centro della piana di Solanto, circondata da un grande fondo agricolo che ne lambisce gli estremi, il Castello dal lato mare, e l'antica Cosolare de Spuches a monte. Intorno all'originaria torre quattrocentesca fu edificata una grande villa barocca con due corti, una ovale di servizio ed una quadrata privata. Intorno alla casa furono furono piantati i giardini, riccamente decorati da vasi e fontane. Uno dei giardini cinto da mura, racchiude la deliziosa cappella "Rocaille" della villa, con il prospetto ricoperto da conchiglie incastonate. Pietro novelli detto il "Monrealese", allievo palermitano di Antoon van Dyck, fu ospite del Principe di Valdina per qualche mese nel 1631. Per sdebitarsi dell'ospitalità (era fuggito da Palermo), decoró l'interno del muro di cinta del giardino della cappella, con le stazioni della Via Crucis, e l'interno della Cappella con affreschi sulla Natività. Gli affreschi sul muro sono stati quasi cancellati dal tempo, mentre quelli della cappella sono stati trasportati su tela negli anni Settanta. Proprietà privata;

Villa Campofranco
Campofranco Villa is a holiday residence, built in the early eighteenth century by Lucchesi Palli, Principles of Campofranco.

Villa Campofranco è una residenza di villeggiatura, costruita agli inizi del XVIII secolo dai Lucchesi Palli, Principi di Campofranco.

Villa Oliva
Villa Oliva is a holiday residence, incomplete, commissioned by a member of the cadet Branciforte, Principi di Butera.

Villa Oliva è una residenza di villeggiatura, incompleta, voluta da un membro cadetto dei Branciforte, Principi di Butera.

Villa Cefalà
Villa Cefalà is a holiday residence in Fondachello. The portal tuff is engraved with the year 1778. Nowadays very little remains of the original structure, masked by heavy intervention of the twentieth century.

Villa Cefalà, è una residenza di villeggiatura a Fondachello. Il portale in tufo riporta inciso l'anno 1778. Oggi ben poco resta della struttura originale, mascherata dai pesanti interventi del XX secolo.

Perez-building Raimondi
Home for the holiday of the statesman Francesco Paolo Perez and former major Orphanage Pezzillo, both of the late nineteenth century.
cemetery
Powered by engineer Mario Humility (Livorno 1898 - Palermo 1998) in the thirties, it replaced the previous cemetery of the late eighteenth wanted by the principles Filangeris. The entrance portico with monumental exhibition setting courtly faithful to the canons of the Fascist period; at the center of the cemetery stands the Chapel circular gray marble; some interesting tombs and chapels, architectures, sculptures and decorative eclectic style, Art Nouveau, Art Deco.

Casa per la villeggiatura dello statista Francesco Paolo Perez ed il grande ex Orfanotrofio Pezzillo, entrambi della fine del XIX secolo. 
Cimitero 
Realizzato su progetto dell'ingegnere Mario Umiltà (Livorno 1898 - Palermo 1998) negli anni Trenta, sostituì il precedente camposanto del tardo Settecento voluto dai principi Filangeri. L'ingresso monumentale con esedra mostra un'impostazione aulica fedele ai canoni dell'architettura del Ventennio Fascista; al centro del camposanto si erge la Cappella circolare in marmo grigio; interessanti alcune sepolture e Cappelle, con architetture, sculture e decori dallo stile eclettico, Liberty, Decò.



Villa San Marco
It was built in 1673 around an existing tower sighting of the sixteenth century to the control of plantations "cannamele" (sugar cane). Designer was the architect Domenico Cirrincione, a Dominican friar, commissioned by Vincenzo Giuseppe Filingeri, Conte di San Marco, the Prince of Myrtle and Grandee of Spain. It is a rare example of civil architecture with Mannerist style, which blends military elements (corner bastions, battlements, drawbridge, high walls), a character typical of the residential (double ramp monumental staircase, balconies, chapel). Two monumental portals are accessed walled gardens, called "floretta" and "fruit bowl", where there are trees of monumental dimensions. During the Second World War the writer Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Filingeri cousin of his mother's side, he stayed in this Villa. Private property;

Venne edificata nel 1673 intorno ad una preesistente torre d'avvistamento del XVI secolo per il controllo di piantagioni di "cannamele" (canna da zucchero). Progettista fu l'architetto Domenico Cirrincione, frate domenicano, incaricato da Vincenzo Giuseppe Filingeri, Conte di San Marco, Principe di Mirto e Grande di Spagna. È un raro esempio di architettura civile di stile Manierista, che fonde elementi militari (bastioni angolari, merli, ponte levatoio, alte mura di cinta), a caratteri tipici dell'architettura residenziale (scalone monumentale a doppia rampa, balconi, cappella). Da due portali monumentali si accede ai giardini recintati, denominati "floretta" e "fruttiera", dove sono presenti alberi dalle dimensioni monumentali. Durante la seconda guerra mondiale lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cugino dei Filingeri per parte di madre, soggiornò in questa Villa. Proprietà privata;

Fonte: Le Sicilie

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