A proposito di
Capodanno, sapevate che non si è sempre festeggiato tra la notte del 31
dicembre e il 1° gennaio? Infatti fino alla fine del 1600 a secondo delle varie
regioni d’Italia veniva celebrato in giorni diversi, sino a che papa Innocenzo
XII stabilì che il 1°giorno dell’anno fosse proprio il 1° gennaio, secondo il
calendario gregoriano, uniformando totalmente la festa.
Ma come affrontiamo
questa festa composta principalmente dal classico cenone?
Le cose che tutti
vorremmo per il nuovo anno sono: amore, serenità, abbondanza, salute, fortuna,
tutte cose che cerchiamo di propiziarci con piccoli gesti, che fra tradizione e
gioco, speriamo possano attirare verso di noi la dea bendata.
Il primo ingrediente che
viene subito in mente sono le lenticchie con il loro potere nutritivo e il loro
significato “pecuniario”, associate quasi sempre al cotechino e allo zampone,
per risaltare il significato di abbondanza, prosperità, e gratificazione
economica.
Per quanto riguarda i
frutti rappresentativi del cenone di fine anno, oltre all’uva e alla frutta
secca, quello che non può assolutamente mancare è di sicuro il melograno,
frutto che simboleggia fedeltà e fecondità, e da cui parte l’usanza del colore
rosso, molto utilizzato per l’abbigliamento del cenone, unito all’usanza di
indossare biancheria intima rossa, per compiacersi amore e fortuna.
Tra le tradizioni più
rumorose, che fanno parte di questa festa, ci sono invece i botti e i fuochi
d’artificio, purtroppo non sempre usati con criterio, e che
se oggi sono simbolo di gioia, un tempo servivano a scacciare
gli spiriti cattivi.
Un’altra usanza che si è
rivelata anche pericolosa, ma che per fortuna è quasi scomparsa del tutto,
almeno dalle nostre parti, è quella di gettare dalla finestra delle cose
vecchie rotte, era simbolo di abbandono dell’inutile per un inizio migliore.
E adesso, mettiamo da parte le chiacchiere e diamoci da fare per preparare
la festa più allegra dell’anno, a questo proposito vi propongo un paio di
ricette che spero vi tornino utili.
Involtini di pesce spada
Per questo piatto calcolate un
numero di 3 fettine per ogni commensale. Le fettine di pesce spada è bene farle
tagliare direttamente dal pescivendolo, voi limitatevi a spianarle con il
batticarne in modo che abbiano uno spessore di circa mezzo cm.
INGREDIENTI x 6 persone
18 fettine di pesce spada
300 g di pesce spada tritato piccolo
con il coltello
150 g passolina e pinoli
250 g di pangrattato
80 g di parmigiano
3 spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva q b
un mazzetto di prezzemolo
foglie d’alloro q b
sale e pepe q b
In una padella con l’olio
soffriggere l’aglio che toglierete appena imbiondisce, e unite il pesce spada e
il prezzemolo tritati, lasciate soffriggere un pò e unite il pangrattato, la
passolina e i pinoli. Aggiustate di sale e pepe quindi fate insaporire per
qualche minuto. A questo punto unite il parmigiano mescolate e spegnete il
fuoco. Adagiate un pò di composto in ogniuna delle fettine, quindi
avvolgetele in modo da formare degli involtini che passerete nell’olio e nel
pangrattato. Sistemateli in una teglia mettendo fra un involtino e l’altro una
foglia di alloro, e fettine di limone o a piacere anche d’arancia irrorate con
olio e cuocete in forno per circa 25 minuti.
Servite caldi
Come dicevo all’inizio, ci vuole
entusiasmo e positività,se vi lasciate guidare da questi due elementi, ci sono
buone probabilità di avere un ottimo 2014, ricco di fortuna, prosperità,
amicizie, amori gioie e pochi dolori!
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